Toscana Artigiana

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SULL'OREFICERIA TOSCANA

La Toscana e il suo "oro" sono un amore che viene da lontano, un segreto tramandato dagli Etruschi, un'eccellenza artigiana arrivata fino ai giorni nostri.

Un viaggio

nella storia

e nello splendore

dell'oreficeria

toscana

Pinze

UNA STORIA MILLENARIA

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Civiltà Etrusca

Gli Etruschi furono i più eccelsi orafi dell’antichità, ideatori di tecniche raffinatissime.

Rinascimento

L’arte dell’oreficeria diventa un vero e proprio mestiere. Nascono le “botteghe orafe” e si sviluppano nuovi procedimenti di lavorazione.

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Oggi

Tra tradizione e contemporaneità, antiche lavorazioni e nuovi materiali, l’arte orafa toscana è rinomata e apprezzata in tutto il mondo.

Granulazione

Gli Etruschi utilizzarono le più sofisticate tecniche di lavorazione dei metalli preziosi e la loro maestria si è tramandata nei secoli successivi. In particolare svilupparono la raffinata arte della granulazione, tecnica mediante la quale il metallo veniva ridotto in granelli piccolissimi, poi saldati su una lamina sottile per plasmare i gioielli, seguendo motivi o disegni prestabiliti. Come tutto ciò che riguarda gli Etruschi, questa tecnica è ancora in parte avvolta nel mistero, ma alcuni dei suoi favolosi risultati si possono ammirare nei musei della Toscana

TRAFORO E INCISIONE IN STILE FIORENTINO

Nel Rinascimento l’arte dell’oreficeria diventa un vero e proprio mestiere che portò alla nascita delle leggendarie “botteghe orafe”. In questo periodo si svilupparono esclusivi e raffinati procedimenti di lavorazione dell’oro, come il traforo e l’incisione in stile fiorentino.

TRADIZIONE E CONTEMPORANEITÀ

Creatività, senso estetico e competenza vengono idealmente fusi insieme per realizzare oggetti preziosi: traforo e incisione in stile fiorentino sono utilizzati ancora oggi dai sapienti maestri orafi toscani, al tempo stesso le tecniche di lavorazione si sono affinate e le abilità manuali possono avvalersi di sistemi di produzione innovativi, mentre la creatività può esplorare e sperimentare con nuovi materiali.

Anello

L’ARTE DELL’ORO
NEI MUSEI

l'Arte dell'oro
nelle aziende

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tonnellate di oro lavorate ogni anno in Toscana, circa la metà del totale importato in Italia

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aziende artigiane specializzate

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comuni che creano il polo produttivo dell’oro tra Firenze e Arezzo – la “città dell’oro” –  tra i quali spiccano Castiglion Fiorentino, Cortona e Pergine Valdarno

Tecniche antiche, design contemporaneo

Una tradizione artigianale che è riuscita a crescere e innovarsi, preservando tenacemente le antiche tecniche di produzione e adattandole a design e materiali contemporanei.

Microfusione a cera persa

Una tecnica utilizzata per realizzare sculture e gioielli preziosi fin dall’età del bronzo, con un momento di massimo splendore nel Rinascimento.

Un modello a cera del gioiello viene utilizzato per creare uno stampo in argilla, dal quale la cera viene poi fatta fuoriuscire dopo essere stata sciolta. Al suo posto viene colato il metallo prezioso che prende così la forma del modello a cera di partenza.

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Incisione

Utilizzata per impreziosire i gioielli fin dal 1700 a.C. e particolarmente apprezzata nel Rinascimento, per creare vere e proprie opere d’arte. La superficie d’oro di un oggetto viene incisa e decorata per mezzo di appositi strumenti, ad esempio il bulino, un antico attrezzo che permette di asportare un ricciolo di metallo.
L’incisione a mano con bulino, abbinata al traforo, dà vita ancora oggi a splendidi gioielli in tipico stile fiorentino.

Incastonatura

La tecnica che permette di fissare pietre preziose di vario genere e forme su un gioiello. La pietra viene adagiata nella cavità (castone), e l’orlo del castone viene quindi ribattuto per far aderire il metallo alla pietra.

Martelletto
Sbalzo

Una lastra di metallo malleabile (come l’oro) viene lavorata per realizzare una figura in rilievo. La forma decorativa viene ottenuta lavorando sul “retro” della lastra, premendo e incavando le superfici del metallo; i dettagli vengono poi aggiunti operando sul “davanti”; l’oggetto viene infine indurito per evitare ulteriori deformazioni.